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Masseria Li Reni
Manduria (TA)
Le masserie nacquero nell’Italia meridionale tra il XVI e il XVIII secolo, come residenze della nobiltà che contribuì a ripopolare il Regno delle Due Sicilie. Queste strutture rappresentavano l’espressione di un’economia fondata sul latifondo e racchiudevano un microcosmo sociale ricco di vita, tradizioni e legami profondi con la terra.
Nata come residenza gentilizia della famiglia Troiani nella seconda metà del ‘500, nel 1674 Masseria Li Reni fu donata al Monastero di San Giovanni Battista delle Benedettine di Casalinuovo, quale dote monacale di due figlie del medico Giacomo Antonio Troiani.
L’Unità d’Italia (1861) portò alla confisca dei beni ecclesiastici e la tenuta, passò nel 1866 a Sir James Lacaita, un gentiluomo italo-inglese che la tenne fino alla morte nel 1895. L’anno successivo il figlio Charles la vendette alla famiglia Selvaggi, titolare di uno storico palazzo a Manduria.
Dal 2015 Francesco Selvaggi, artista del vetro, trasferì la proprietà alla famiglia Vespa che ha riportato la struttura agli antichi fasti grazie ad una serie di radicali interventi di restauro conservativo.
Annessa alla Masseria, la cantina Vespa Vignaioli, fondata nel 2014 che si estende per 30 ettari, coltivando varietà autoctone come Primitivo, Negroamaro e Fiano.
La combinazione tra il territorio unico di questa zona e l'esperienza enologica di Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale noto per la sua passione e competenza nella riscoperta dei vitigni autoctoni italiani, permette di creare vini che riflettono l'essenza del territorio, con un'eleganza e una complessità che ne esaltano le caratteristiche uniche.